Quando le gite sociali sono fonte di ispirazione – Qualche zampata sui “ pazzeschi” polder dei Paesi Bassi

La nostra socia Paola si lascia travolgere dai mulini a vento e scrive quanto segue…
Qualche zampata sui “ pazzeschi” polder dei Paesi Bassi

Quando l’8 settembre sono partita con il mio sposo Kasper e 50 bipedi per l’olandese destinazione,
ho valicato la Cassaforte Mondiale, che riuscì sempre a rimanere nelle guerre un’unita e neutrale nazione
grazie alla secolare politica elvetica capace di contrastare il balivo tiranno e le supremazie cantonali,
pur divisa in cattolici e protestanti e con il tedesco, il francese, l’italiano ed il romancio come lingue ufficiali.
Se Basilea è la sede dell’industria farmaceutica, Zurigo della finanziaria, Losanna della Corte di cassazione
e Berna della capitale della Confederazione,
la galleria del San Gottardo di 17 chilometri è dal 1980 un’opera umana assai geniale
e purtroppo talvolta anche teatro di disgrazie di notorietà internazionale.
Questo massiccio diventa in diverse direzioni non sol del fiume Reno, Rodano e Ticino genitore,
ma anche di quel Reuss, che entra nel Lago dei Quattro Cantoni ed esce a Lucerna, di ieri ed oggi splendore.
Abbiamo poi superato nel dipartimento dell’Alto Reno l’Alsazia, famosa per le sue miniere di carbone,
e in quello della Mosella la Lorena dai vini di qualità, spesso invasa per la prodiga terra e felice posizione.
Alla sera, dopo aver costeggiato alcune piantagioni di luppolo, sono arrivata
a Treviri, patrimonio dell’umanità dal 1986, cinta da colline di vigneti e dal fiume Mosella attraversata:
qui si notan le case a graticcio, fatte con composti in pietra in una strutttura a vista, lignea e portante,
e quelle con facciate a vela per la parete principale molto più elevata rispetto alla costruzione sottostante.
Augusta Treverorum, sorta sugli antecedenti insediamenti umani dell’età della ceramica lineare,
fu capoluogo della provincia gallica belga dal 16 a.C. e così tra le prime città tedesche è da stimare;
forse fu anche la culla di AureliusAmbrosius, vescovo, scrittore e Santo romano,
adorato in più dì nei lunari di ogni rito con il culto dei Santi, tra cui quello cattolico, ortodosso e luterano;
anche se sulle incursioni degli Alemanni, Vandali, Alani e Suebi purtroppo non solo ha sentito parlare,
fu anche Prefettura del Pretorio gallico dell’imperatore romano d’occidente, che non mancò di ospitare.
Treviri con Milano, Sirmio e Nicomedia è nota nella Tetrarchia come una delle quattro capitali
e del tempo di Costantino e Valentiniano I son la Porta Nigra, la Basilica, l’anfiteatro e le terme Imperiali.
In questi monumenti superstiti si può cogliere la fastosità ed i principi spaziali di quell’epoca romana
e l’imponente Porta Nigra, l’antico ingresso cittadino, è la meglio conservata dalle Alpi lontana:
il nome per la sua arenaria grigia nel Medioevo è stato coniato
e con due torri di quattro piani a semicerchio e due portali l’opera hanno ideato.
La struttura, se nei secoli, ad alloggiare una chiesa, han adattato,
più di una traccia delle razzie medievali di ferro ha ancor ben conservato.
Con le demolizioni, volute da Napoleone, si presenta l’aspetto attuale,
che mostra con i resti di un colonnato l’allineamento della strada romana originale.
Invasa dai francesi e nel 1815 unita alla Prussia, quando l’Europa dopo Napoleone si volle ridisegnar,
Treviri l’inclinazione commerciale dei primi e l’indole conservatrice dei secondi ha saputo ben integrar.
Il romanico duomo di San Pietro, il maggiore edificio urbano, è la più antica tedesca vescovile cattedrale
e possiede la reliquia della Sacra Tunica, esposta raramente, ed una inconsueta apertura absidale.
Accanto al Duomo, la chiesa di Nostra Signora dall’istoriato portale
è il più antico tempio gotico in Germania visibile nell’era attuale.
Attorniata da vie, intitolate ad attività commerciali, che ci ricordan la vita di un dì di questa città mercato,
c’è la casa-museo, dove il filosofo Karl Marx, teorico della concezione storica materialistica, nel 1818 è nato.
Lasciata Treviri, abbiamo oltrepassato la belga Anversa, fiorente città industriale,
che contende all’olandese Rotterdam sul Mare del Nord il primato di più attiva località portuale.
Quando poi le nostre zampe il suolo dei Paesi Bassi han finalmente toccato,
abbiamo subito ammirato l’ingegneria idraulica dei suoi figli, che queste terre alle acque han strappato:
per questa geniale caparbietà, a contrastare la natura, si posson agli israeliani paragonar,
perchè hanno saputo rendere fertile gli ebrei un deserto e i nederlandesi un mar.
Il termine Olanda, dal germanico “Houtland”, terra boscosa, come sinonimo di Paesi Bassi è di solito usato,
ma in realtà solo per due delle dodici province, una settentrionale e l’altra meridionale, è appropriato.
Per il terreno pianeggiante spesso sei metri sotto il livello del mare
e l’orografia mai superiore ai 300 metri di ogni formazione collinare
gli olandesi di ogni età si muovono poco a piedi e molto in bici senza nessun codice della strada rispettar
ed io e Kasper con fatica ogni dì dovevam questi bolidi lanciati per l’incolumità dei nostri genitori schivar!
Qui c’è la bici familiare con una carriola di legno davanti al manubrio con una panca per il bambino,
quella decorata con i fiori intorno al telaio, quella con due bauletti dietro al sellino
ed infine quella di chi dalle due ruote non si vuole mai separare
e gira con una struttura di ferro dalla forma di borsa , quando , così ripiegata, in ufficio la vuole piazzare!
Per i mulini a vento, i tulipani, le case a pastello tra i fossati e l’arancione degli Orange, colore nazionale,
è nota questa celtica Olanda, che fa risalir ai romani con città, strade e dighe l’attuazione del primo canale.
Passati i Sassoni, Batavi e Frisoni, Carlo Magno impose il culto della cristiana religione
e dopo i Borgognoni, gli Asburgo e la spagnola dominazione
arrivò la dinastia reale degli Orange, che portò l’indipendenza e la libertà,
cercata da questo popolo nella “guerra degli ottant’anni” con tenacia e caparbietà.
L’Olanda grazie anche alla notevole sua flotta navale
diventò nei secoli la culla del capitalismo e la principale potenza del commercio mondiale
e così per lei il 1600 fu un periodo di enorme prosperità,
tanto che alcuni suoi coloni edificarono la città di Nieuw Amsterdam, la futura New York, americana città.
Questa fortuna culturale, artistica e storica si deve alla Compagnia delle Indie orientali ed occidentali,
che han favorito ogni scambio intercontinentale tra cui spezie e diamanti e molte attività portuali;
in quei dì nella erezione dei palazzi, affacciati su ogni gracht, canale, fu richiesta maggior raffinatezza,
per meglio ostentar dell’aristocrazia edaltaborghesia il benessere e la richezza;
le opere degli stessi pittori Rembrandt e Vermeer manifestano l’influenza del cambiamento,
nel ritrarre non più Santi e Dei mitologici, ma nobili e popolane, foto istantanee di quel momento.
Dopo il breve Royaume de Hollande sotto Luigi Bonaparte, fratello dell’imperatore,
che gli interessi dei suoi sudditi e non dei francesi sempre appoggiò con ardore,
nel 1815 dal Congresso di Vienna ufficialmente il Regno dei Paesi Bassi è nato,
anche se in un primo periodo al Belgio è stato legato.
Gli olandesi passarono indenni la Prima Guerra Mondiale, per aver assunto una posizione neutrale,
ma dalla Seconda son usciti, dopo aver subito 5 anni di occupazione nazista e repressione semita brutale.
I canadesi, entrati per primi a liberare l’Olanda dai tedeschi, han durante il conflitto la Regina ospitato
e poi durante una crisi economica successiva gli immigrati di questa terra in America aiutato.
Il Nederland è uno dei 51 stati membri che l’ONU nel 1945 ha creato
e dal II dopoguerra la sua politica estera, per fondare e rafforzare la NATO e l’Unione Europea, ha operato.
Ora è una Monarchia Parlamentare, il cui re Guglielmo Alessandro ha un ruolo cerimoniale:
infatti la scelta del primo ministro e la nomina dei giudici è il suo compito principale.
Se dal Foro dell’Onu de L’Aia son state emesse condanne a cittadini di ogni nazionalità per atti criminali,
Aalsmeer è nota dal 1450 per le più grandi europee aste floraistiche e le sue celeri spedizioni internazionali.
Nel Nederland, per l’esportazione di fiori, formaggi, farmaci e petrolio baltico grande economia mondiale,
vien scelto l’indirizzo scolastico dei ragazzi a 11 anni con un test attitudinale.
Sotto il monumento, allo storico locale MatthijsBalen del XVII secolo dedicato,
io e Kasper con la nostra consueta pazienza la storia dell’Isola di Dordrecht abbiamo ascoltato.
Su un importante snodo fluviale da diversi corsi d’acqua e da un braccio secondario della Mosa circondata,
la città grazie all’inondazione di Sainte-Élisabeth del 1421 viene al mare collegata:
così nell’antica Thuredrith, “guado del fiume Thure”, che per molti è il nome originale,
per la sua posizione strategica diventò fiorente il commercio di vino, legname e cereale.
Dordrecht, nel 1008 eretta ed agli interessi della Lega anseatica legata,
per aver nel 1220 avuto il diritto d’amministrarsi come comune libero, la più vecchia d’Olanda è stimata;
è sede del più antico liceo classico dei Paesi Bassi, nel 1253 fondato,
e la sua Chiesa Grande possiede un carilloned una torre pendente, che anch’io ho notato!
Le forti brezze, le piogge e i canali d’acqua son qui tanto frequenti ,
da render le pale eoliche, i mulini a vento e per la macina, in passato oltre il migliaio, ancora presenti.
Dai pittoreschi mulini a vento, tra cui a Kinderdijk ho gironzolato, da tanti canali circondata,
la campagna olandese per decenni è stata assai punteggiata:
queste colorate costruzioni coniche, di enormi pale dotate,
han avuto una rapida diffusione, dopo essere in Europa dalla Persia nel XII secolo arrivate,
per distribuire l’acqua, macinare il grano e prosciugare la terra dai rivi più piccoli ai più grandi fino al mare,
grazie al territorio piatto nederlandese, che tutta la forza di Eolo non ostacola, ma sa ben sfruttare.
Nel 1421 dopo che furono allagati parecchi villaggi, quando il fiume Mosa è straripato,
per dominare la forza dell’acqua e drenare i terreni, fu per la prima volta il mulino a vento utilizzato.
Queste 19 strutture rimaste, patrimoni dell’umanità, che oggi danno vita ad uno spettacolo eccezionale,
sono disposte su file opposte 9 a base circolare e 10 a base ottagonale.
Kinderdijk, “Diga dei bambini”, ha preso questo nome dal 1420 durante la più grave olandese alluvione,
quando una culla con un bimbo ed un gatto, mossa dalle acque, andò a posarsi sulla diga per la tradizione.
Rotterdam ha la denominazione da una diga, dam, sul Rotte, che si getta nel NieuweMaas in città, derivata,
è nella provincia dell’Olanda Meridionale e seconda nei Paesi Bassi dopo la capitale Amsterdam è noverata;
situata sul delta Mosa-Reno e con la barriera di Maeslantkering, che l’ha messa ancor più in sicurezza,
è orgogliosa del suo porto, uno dei più grandi del mondo, con una banchina di 34 chilometri di lunghezza.
Per qualche minuto su questo molo mi han lasciato libera andare
e vi assicuro, che è immenso ed ideale per scorrazzare!
Se questo scalo fu della Compagnia Olandese delle Indie Orientali con altri cinque il fondatore,
nel 1940 Rotterdam fu tanto colpita dalla Luftwaffe, che fu detta Stadzonderhart, Città senza un cuore.
Qui il multiculturalismo, fatto da un terzo di islamici, rende la complessità di convivenza onnipresente
e l’estro dell’architettura moderna a forma di libro o cubo da vita ad un quadro unico ed imponente.
Per meglio capir l’arte dei Paesi nordeuropei è doveroso esaminare,
quanto anche le vicende storiche e religiose hanno gli stili architettonici saputo influenzare.
Nel corso dei secoli si è insegnato ai popoli attraverso i dipinti, i monumenti e la religiosa architettura,
perchè quelle immagini e rappresentazioni li possiam considerare i libri dell’attuale cultura:
così il romanico si presentava spoglio con nartece, ampio ambiente per penitenti prima delle navate,
perchè le preghiere senza distrazioni visive in quel luogo dovevano essere recitate.
Nell’Alto Medioevo questo stile con capitelli decorati si è rivisitato,
mentre il gotico, slanciato verso il cielo con grandi vetrate, la luce divina e l’idea d’infinito ha cercato.
Infine il barocco ha voluto in antitesi alla sobrietà calvinista con preziosi affreschi, stucchi ed ori
ribadire ai fedeli, che la Chiesa Romana con i suoi dogmi era sempre potente e le si dovevan molti onori.
Quest’ultimo però nel nord Europa poco si è sviluppato,
perchè queste terre furono la culla degli artefici del protestantesimo nel cuore del millennio passato.
Se le 95 tesi di Martin Lutero, asserendo, che la grazia non si può comprare, il ritorno alla fede ha avviato,
la pace di Augusta e la guerra dei 30 anni il rapporto tra stato e chiesa cattolica hanno per sempre mutato:
così i nobili e principi, che han seguito dal 1517 il teologo scomunicato, dopo aver il nome allo scisma dato,
nel 1555 il potere di imporre la fede ai loro sudditi hanno affermato.
Se la Confessio Augustana, a Carlo V indirizzata,
rivendicò la continuità con la Chiesa antica e la coerenza con le Sacre Scritture della Dottrina Riformata,
le idee di Lutero, favorite dalla diffusione della stampa e dall’uso della lingua volgare,
levando a chierici e nobili il privilegio di essere gli unici lettori dei testi sacri, concorsero al sapere popolare.
Abdicando, poi, Carlo V rinunciò ad una sola fede cristiana imperiale e divise l’europea sovranità,
con le terre asburgiche al fratello Ferdinando I e Spagna, Italia e Paesi Bassi al figlio Filippo II, a metà.
La Controriforma con i suoi provvedimenti di carattere politico, istituzionale e teologico non ha placato,
dove la convenienza governativa ha spinto i regnanti a schierarsi con il papato,
i conflitti tra il potere temporale e spirituale, che son spesso sfociati in persecuzioni, stermìni e carcerazioni
come accadde in Francia agli ugonotti e nelle Alpi occidentali alle valdesi popolazioni.
I calvinisti, assai diffusi in Olanda, riconoscono la Trinità,non adorano le immagini religiose,
conferiscono un grande valore al lavoro duro e diligente delle anime industriose,
si affidano molto all’intervento della Provvidenza
e credono, che potranno essere solo per grazia eterna e sovrana di Dio spiriti eletti nella loro esistenza.
Io, secondo questi principi, ho già meritato il Paradiso, in quanto sono una guida infaticabile ed affermata,
perchè conduco il papi ed aspetto anche, quando scende le scale, la mami spesso assai impacciata!
Qui Schelda, Mosa e Reno creano un sistema fluviale, assai intricato,
e danno origine ad un delta, dai noti rami Waal, Lek ed IJssel e Amstel formato:
questi corsi d’acqua separano i suoi abitanti nelle espressioni dialettali
e religiose con la predominanza cattolica nelle terre meridionali e con la calvinista in quelle settentrionali.
Dalla guida Faustina di origine spagnola tutta la pazzesca natura olandese è stata ben raccontata
dagli antichi equini e pezzati bovini frisoni alle molte pecore e specie di uccelli fino alla aringa, mai gustata.
La capitale Amsterdam, “la Venezia del nord” per i tanti gracht ed i 1281 ponti, cosmopolita e variegata
con il rione a luci rosse ed i coffee-shop per il consumo delle tollerate marijuana e cannabis si è mostrata;
interamente costruita su pali, ora per i palazzi e le torri pendenti, la sua stabilità è minacciata,
perchè le autorità politiche han deciso, che sotto le fondamenta delle case fosse una metro scavata!
Nessun umano è purtroppo esente dal potere ammaliatore della scellerata notorietà e del vile denaro
e così anche qui alcuni olandesi senza scrupoli stanno rovinando questo panorama splendido, unico e raro!
A me ed al mio sposo Kasper è assai piaciuto farci fotografare davanti alZansSchansmulino a vento,
ma avremmo preferito, che il mio papi e la sua mami ci avessero lasciato soli in quel momento!
Qui risale al tempo delle colonie l’antica arte del taglio,della sfaccettatura e lucidatura del diamante,
desiderio senza tempo ed età di ogni sposa, fidanzata ed amante;
però in un laboratorio questo duro cristallo di carbonio dalle diverse qualità e purezze non ho indossato,
perchè Kasper neppur il meno prezioso ed impuro nero mi ha per il mio compleanno donato.
Nel cuor capìtolino una vera oasi di pace, fatta di fiori, prati e edifici del XV secolo con bibliche illustrazioni,
oltre la porta di Sant’Orsola del Begijnhof ho trovato nel cortile delle beghine del 1346 con 164 abitazioni
non più le pie zitelle , dedite all’assistenza di malati ed anziani, ma del 1419 la Chiesa inglese riformata,
una cattolica clandestina del 1671 e la casa più antica di Amsterdam in legno del 1460, oggi restaurata.
Al mercato dei fiori di questa città alla moda tra i tanti bulbi di tulipani multicolori, che ho acquistato,
in bella vista in vendita anche il kit della cannabis ho trovato:
infatti i Paesi Bassi esercitano una politica liberista e di tolleranza legale
per le droghe leggere, la prostituzione, il divorzio, l’aborto, l’eutanasia ed il matrimonio omosessuale.
Il tulipano da quel dì del XVII secolo, in cui dal botanico austriaco CarolusClusius fu dalla natìa Asia portato,
viene raccolto in primavera dall’inverno arancione, rosso, giallo, rosa, bianco, viola ed indaco ed esportato.
Il Palazzo della Borsa con tre diverse facciate e la Torre della Zecca, Munttoren, in stile rinascimentale,
celebre torrione campanario eretto sulle rovine della fortificazione medievale,
che ci ricorda nel nome quale fosse nel 1672 sotto i francesi la sua funzione principale,
son oggi due importanti testimoni della secolare olandese vocazione commerciale.
Qui i distratti facilmente non cadono nelle acque dei tanti canali, perchè son dotati tutti di protezione,
ma possono finir investiti dalle numerose biciclette, che sfrecciano senza limiti di velocità in ogni direzione!
L’unico beneficio di questo mezzo di trasporto per noi quadrupedi, da me rilevato,
è che su un trabiccolo, agganciato alla bici, più di un amico peloso vien lì trainato:
però anche se questa moda arrivasse in Italia, il sognodi noi guide a volte di non più zampettar,
quando si è stanchi , si potrà realizzar,
solo se noi riuscissimo con un’impresa titanica ai nostri genitori ad insegnar,
che su due ruote, come a piedi, i pali ed i muri è conveniente mai centrar!
Cinta dal noto Museo delle cere, dalla Nieuwe ed OudeKerk, Nuova e Vecchia Chiesa, e dal Palazzo Reale,
la rettangolare Dam del 1270 ricorda nel nome la diga, che sorgeva anticamente sul piazzale;
fu anche sede di un mercato ed ospita dal 1956 al centro il NationaalMonument, “Monumento nazionale”,
che è un obelisco di 22 metri in memoria dei caduti della seconda guerra mondiale.
Il barocco Palazzo Reale è nato come municipio nel 1648, anno in cui il Paese è diventato indipendente,
e la sua facciata con un frontone appare severa ed imponente.
In un fine quartiere oltre le donnine di professione in bella vista in costume ed a volte con stivali ho notato
un monumento con una matrona dalla superdotata femminilità a queste lavoratrici dedicato
e le luci rosse delle vetrine, che venivan create all’inizio sulle lampade con stoffa del vivace colore,
per non confonderle con le altre e così adescare meglio nella notte il pescatore.
Se in Olanda, pur con una gran concentrazione mondiale ed i 42 di Amsterdam nessun museo ho visitato,
su un Canal bus capitolino vari navigli tra lor intrecciati sotto i ponti, a mirar le belle residenze, ho solcato;
purtroppo il mio papi, sempre troppo frettoloso, la testa ha picchiato, nel salir su questo barcone,
e così mi è toccato coccolarlo per tutto il tempo della navigazione!
Amsterdam, nata nel XIII secolo vicino ad una diga, dam, sul fiume Amstel da un villaggio di pescatori,
città del 1300, nel XIV secolo per gli affari con le tedesche della Lega Anseatica avviò i suoi anni migliori;
nel XVII secolo, se fu creato in America del nord, Indonesia, Brasile ed Africa l’olandese impero coloniale,
qui tra i palazzi rinascimentali sui canali ed il porto, il più attivo allor della terra, operò la finanza mondiale.
La cattolica Amsterdam, pur con tutti gli agi della sua età d’oro, fu ospitale e generosa
con gli ebrei iberici, i saccheggiati mercanti di Anversa, gli ugonotti francesi e gli esuli per fede religiosa.
Sterminati gli affaristi ed orafi ebrei il commercio dei diamanti è passato alla belga Anversa fino ai dì attuali
e per gli hippie negli anni ’60 per la politica di tolleranza sulle droghe leggere fu una città tra le mete ideali.
Nel XIX secolo fu eretto un anello di 42 forti e di terre che potevano essere alluvionate in difesa della città:
la Stelling van Amsterdam, che con i canali semicircolari del XII secolo dal 1996 è patrimonio dell’umanità.
In viaggio verso la grande Diga del Nord i polders, terreni strappati a lagune, a paludi costiere ed al mare,
con catene di dune ed argini sulle rive e con stazioni di pompaggio la fertile pianura sanno salvaguardare:
i borghi sembrano quelli di Hans e Gretel dei Pattini d’Argento,su insenature da mulini a vento abbracciati,
anche se spesso all’orizzonte moderni opifici possono essere osservati:
nelle case piccole in mattoni per mancanza di monti dai tetti spioventi
la flora è posta con simmetria nei giardini e sulle soglie di finestre, che fan intraveder ambienti accoglienti.
Anche se il costume tradizionale con la tipica cuffietta a punta non ho visto alle donne indossar,
una moderna fabbrica di zoccoli di legno sono invece andata a visitar.
Questa calzatura in pioppo o salice per la loro fibra resistente ed elastica già in medievale età
fu intarsiata in un unico pezzo, per tener caldi i piedi dei contadini, che lavoravan al freddo ed all’umidità.
Purtroppo, dopo aver assistito alla tornitura a macchina di un esemplare,
anche se molto ho cercato, tra i tanti esposti non ho trovato 4 zoccoli della mia forma e misura da infilare!
Quando sul bus ci ha colti distratti un’auto, che ad un bivio in retromarcia è entrato nella nostra fiancata,
abbiamo subito pensato, che la gita turistica fosse lì finita per quella giornata,
calcolando che per il verbale e la conseguente discussione saremmo rimasti in quella posizione per ore
ed io ero ancor più triste, perchè quell’11 settembre compivo 9 anni: l’unico compleanno con il mio Amore.
Con nostra grande sorpresa dopo solo 55 minuti il nostro viaggio abbiamo potuto continuare,
perchè è prontamente intervenuto un poliziotto in moto, che il nostro stato di salute ha voluto accertare,
due passeggeri di una macchina si son spontaneamente offerti di testimoniare, avendo visto l’incidente,
e poco dopo anche una volante della stradale ha sgombrato e deviato il traffico al quadrivio precedente.
Io e Kasper a questo punto nessuno vogliamo giudicare,
ma in Italia, a nostro modesto parere, in simili situazioni maggior elasticità mentale si dovrebbe applicare!
Nel 1573 respinse con successo l’assedio dello spagnolo rivale
l’antico fortificato borgo agricolo di Alkmaar, che da un documento al X secolo risale
eche è dotato di vicoli, di ponti levatoi del XVII secolo,da me apprezzatiin questa vivace città
assieme ad un importante storico porto mercantile grrazie al fiume Rakere ed alla sua navigabilità,
ad una torre civica del 1599 con carillon e figure di guerrieri, dove il museo del formaggio locale è ospitato,
ed al Municipio dallo scalone a doppia rampa sulla Waagplein, Piazza della Pesa del cacio, star del mercato.
La gotica Waag del 1341, come Cappella del Santo Spirito ideata,
solo nel 1582 la Pesa pubblica è diventata.
Poi, quando io, papi e la zia Titi, per veder un negozio di dischi, la mami con il gruppo abbiamo lasciato,
un po’ di angoscia per timore di perderla, vi confesso, ho provato!
Nel 1287 una grande tempesta, superando le dune costiere della Frisia, ha originato
con le acque del Mar del Nord il golfo Zuiderzee, chele terre ad Ovest da questa regione ha separato:
solo nel 1932 ha ristabilito l’antico terrestre collegamento
la Afsluitdijk, notevole diga di sbarramento,
perché, essendo una costruzione lunga 32 chilometri, larga 90 ed alta oltre 7 metri assai spettacolar,
contiene l’IJsselmeer, grande europeo lago artificiale, il cui nome dal tributario fiume IJssel si fa derivar.
A metà tragitto sull’autostrada, che corre sul possente argine, ho visto il panorama da una sopraelevata,
mentre da raffiche in quell’ora del crepuscolo dalle tinte paglierine la mia pelliccia veniva arruffata!
Prima di lasciare il nord di questo Paese nella turistica Volendam per una toccata e fuga ci siamo fermati
e così, costeggiando il porto, variopinti edifici a schiera con facciate e frontoni lignei furono da me mirati:
storicamente questa cittadina, nata nel 1357 accanto ad una diga come isolata borgata di pescatori,
è diventata dal 1874 per 40 anni la destinazione favorita di molti pittori.
Sulle strade del Lussemburgo, che per l’alto tenore di vita 2° in Europa solo dopo la Norvegia è collocato,
anche con vignette sui cartelli autostradali ogni guidatore alla prudenza è invitato;
l’eccellenza bancaria, dovuta all’ubicazione, al personale qualificato multilingue ed alla politica stabilità,
e la siderurgia, producendo acciaio dal ferro, stanno dando a questo cuore verde d’Europa tanta prosperità.
Questo Paese, che nel 1963 il primo millennio di esistenza ha festeggiato,
ha conosciuto una forte immigrazione, soprattutto portoghese, in passato.
Il Lussemburgo, unico granducato al mondo, situato tra Germania, Francia e Belgio senza sbocco al mare,
promotore di Unione Europea, NATO, Benelux, Nazioni Unite e sedi di enti finanziari si deve considerare;
compreso nel massiccio delle Ardenne, ha i fiumi Mosella, Sauer, Alzette ed Our, a segnare i confini,
ha 3 culture e lingue ufficiali : il lussemburghese, il francese ed il tedesco, per non offender i famosi vicini;
retto dagli Asburgo di Spagna, dal Regno di Francia e dei Paesi Bassi e dall’unione prussiana doganale,
solo nel 1839 conquistò l’indipendenza nazionale.
Se nel 1995 per il trattato sulla libera circolazione europea, lì firmato, Schengen ha fama internazionale,
è qui Enrico di Nassau-Weilburg, casa reale dal 1890, il Granduca della monarchia ereditaria costituzionale.
La ridente città di Lussemburgo, su tre lati di uno sperone a precipizio da Pétrusse ed Alzette bagnata,
fu una cittadella, la cui possente difesa in parte è stata oggi in diga trasformata.
Qui ho visitato la Place Guillaume con il Municipio in stile neoclassico del 1830, il Palazzo Granducale,
la vicina residenza signorile del Parlamento nazionale, con due aguzze guglie sulle torri la Cattedrale
le fortificazioni del 1632 ed il vecchio quartiere, che dal 1994 son patrimoni dell’umanità,
ammirando persino da un belvedere la vallata di questo antico borgo senza età.
Se nella tardo-gotica cattedrale gesuita di Nostra Signora la barocca tribuna della cantoria ho osservato,
nella cripta della stessa, arcidiocesi dal 1988, più di un membro della casataregnante è inumato.
Un dì sede del Municipio e del Governo è oggi la dimora ufficiale dei sovrani il Palazzo Granducale,
che con due torrette ottagonali si presenta in stile fiammingo rinascimentale.
Sotto gli Asburgo le sue difese con casematte e gallerie sotterranee vennero tanto rinforzate,
da resistere ai francesi per sette mesi d’assedio ed esser così tra le più inespugnabili roccaforti annoverate;
se nel XVI secolo un incendio fece riedificare con strade spaziose e rettilinee la città,
nel XX furono innalzati viadotti dalla notevole spettacolarità
tra cui il ponte Adolphe in pietra con l’ampia arcata a volta, che i fiumi Alzette e Pétrusse va a scavalcare
e che pertanto come modello di ingegneria universale si deve considerare.
Di Robert Schuman, uno dei padri fondatori dell’Unione europea, è la culla natale
ed è una delle 3 sedi dell’UE, ospitando più di un organo giurisdizionale, finanziario e istituzionale.
Alla sera,se molti ragazzi fuori dai pub ho visto chiassosi un po’ ubriachi ed un po’ sballati,
in piazza i brani, eseguiti da più complessi internazionali,in un concerto da poca gente erano ascoltati;
con piacere poi ho constatato in questa storica capitale le persone a piedi passeggiar,
a differenza di quelle olandesi, che negli spostamenti preferiscono un mezzo utilizzar!
Qui, quando l’autista di una limousine in attesa del suo cliente la lussuosa vettura ci ha permesso di toccar,
le grandi dimensioni ed al suo interno i divani in pelle ed il bar con i calici di cristallo ben ho potuto notar.
In piazza, se nel veder la mia zia Titi con il papi danzar, non essendo la prima volta, non mi son stupita,
mi ha deluso il distacco, con cui sono stati accolti i miei, andati ad omaggiar certi artisti ad esibizione finita.
L’ultimo giorno la guida Claudia di rara competenza, esperienza e professionalità
si è pure rivelata una sagace cabarettista, capace di scatenare la nostra ilarità!
Or dalla mia zia Titi, dalla guida Claudia e da tutti coloro, che in questo viaggio mi han voluto viziar,
con una zampata affettuosa mi voglio congedar,
facendo prima un bel bauciotto al papi, collezionista di vinili, che un po’ deluso a casa ha dovuto tornar,
perché per mancanza di tempo pochi dischi nei ben forniti negozi olandesi con le dita ha potuto sfiorar!
E,mentre si parla ancora di “cignoli”, zoccole, case a graticcio, mulini a vento, alla fine di questa narrazione
io e Kasper vi salutiamo, scommettendo già sulla nostra prossima “pazzesca” destinazione!

Koda

Questo articolo è stato pubblicato in data 6 febbraio 2015 nella categoria Iniziative